Poesia è Verità

Brani di letteratura e poesia tedesca

di Elisabetta Potthoff

In memoria dell’amico

Claudio Groff

germanista e traduttore

Poesia è verità

Il titolo che ho voluto dare a queste pagine ricorda quello dell’autobiografia di Goethe, ma lo interpreta con una variante significativa: la congiunzione di due elementi diversi, poesia e verità,  è una enumerazione che il poeta stesso, nel corso della sua vita, trasforma  in una decisa unità di intenti: POESIA E’ VERITA!

La sua autobiografia, dove la cronaca della sua vita si alterna alla indicazione delle sue opere, iniziata nel 1749, sarà definitivamente interrotta quando il duca di Weimar lo chiamerà come segretario di stato nel 1775.  Goethe – volendosi forse distanziare dal linguaggio diplomatico imposto dal suo ruolo – si sarebbe da quel momento espresso solo attraverso il linguaggio lirico e letterario, perché unicamente in quelle forme di scrittura la sua intima autenticità poteva riflettersi.

Questa verità della poesia si conferma sin nelle ultime liriche, così come nella Trilogia Della Passione, della quale fa parte la famosa Elegia Di Marienbad; il primo ciclo che illustreremo in queste pagine.

L’elegia, antico componimento che nella cultura greca e latina nasce come compianto per raggiungere talora la dimensione dell’elogio, attraversa come un Leitmotiv gli esiti più interessanti della poesia tedesca.

Presenteremo quindi due inedite elegie di Rilke, le uniche scritte al di fuori delle Duinesi. Tenute segrete come pagine di diario, racchiudono motivi che animano l’essenza della sua scrittura: INFANZIA – tema centrale di tutta la sua poetica- e il componimento dedicato alla poetessa MARINA CVETAEVA EFRON, nel quale non solo ricorda i suoi viaggi in Russia ma evolve il proprio linguaggio poetico grazie al suo recente incontro con Valéry e alla traduzione dal francese del Cimitière marin.

Come maestro dell’elegia dovrà essere presente anche Hölderlin, che sceglie questa forma per narrare in dimensione sublime gli accadimenti dell’animo e della storia.

La sua fu una visione determinata non solo dagli studi di teologia, ma anche dai diretti contatti con i compagni di studi a Tubinga, ovvero Hegel e Schelling. Sarà quindi intertessante analizzare FESTA DI PACE, che affronta i problemi del linguaggio e del dialogo e infine ARCIPELAGO. Qui la pace e l’equilibrio dell’antica Ellade dovrebbero fungere da modello per una Germania più felice e una nuova età dell’oro, del resto auspicata anche dai teorici della rivoluzione francese.

Vedremo in tutte queste diverse liriche una tensione che mira a volgere in inno l’elegia così da pervenire, pur atraverso la realtà del dolore, a una verità che possa racchiudere nuovi orizzonti di speranza.

Elegie

Trilogia della Passione

– J.W. Goethe-

Marienbad, nel cuore della Boemia, era da tempo conosciuta per il suo suggestivo paesaggio di acque sorgive. Infine, nel 1818 diventa ufficialmente stazione termale. Abbellita da ville e giardini attira ospiti di rango da tutta Europa. Anche Goethe inizia a frequentarla, ormai più che 70enne,  tra il 1821 e il 1822, per lenire la sua artrosi. …continua a leggere

Segrete Elegie

– R.M. Rilke –

A strapiombo sulla scogliera, camminando su stretti sentieri tra i grovigli della macchia mediterranea, che le mutevoli brezze marine rendono fragrante di resine e pini, Rilke certo  già pensava a quella che sarebbe stata l’opera della sua vita. Se nuovo doveva essere il contenuto, la forma avrebbe avuto le radici antiche dell’elegia. …continua a leggere

ARCIPELAGO

-Hölderin-

Per dare un titolo alla sua più bella e più lunga poesia ( 10 pagine, 293 versi esametri ) Hölderlin ha scelto un termine che, pur avendo radice greca, non era in uso nell’antichità, ma si impose nell’età moderna intorno al ‘700. …continua a leggere

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